Oggi vi presenteremo un’auto che ci farà fare un tuffo nel passato, un passato estremamente lontano dai giorni nostri, un tempo in cui 120 miglia orarie erano un record. Ci troviamo da Autoexclusive di Pistoia, ormai nostro gentilissimo partner in questa avventura tra i motori, l’auto ad attenderci oggi è niente meno che una meravigliosa Jaguar XK 120.
Il proprietario di questa vettura, che ci accompagnerà durante la nostra giornata è Alfredo, presidente del Veteran Car Club di Pistoia. Bellissima, sicuramente un capolavoro di design, dalla linea spiccatamente aereodinamica e compatta, tanto da ricordare un areoplano.
Notevoli sono i particolari come il porta bollo con data 1955, la bella cinghia di pelle sul cofano (non prevista di serie su questo modello) e le ruote Rudge a raggi.
E’ il momento di partire, il sei cilindri si mette in moto senza indugiare e iniziamo il nostro tragitto accompagnati dall’incantevole scenario collinare. Passiamo da Casalguidi ed imbocchiamo Via Montalbano, strada che ha anche ospitato i mondiali di ciclismo, in direzione San Baronto.
La strada sembra ottima per accogliere la Jaguar che rapida e felpata si lascia dietro queste dolci curve. La direzione è Villa Rospigliosi che ci attende per completare lo shooting di questa signora inglese.
La Villa è collocata in una magnifica cornice naturale, nel cuore della Toscana tra Pistoia, Firenze e Lucca. Fu costruita per volontà di papa Clemente IX, il progetto fu dell’architetto Gian Lorenzo Bernini, il maggior esponente dell’architettura barocca italiana.
Veniamo alla protagonista della giornata, anche lei “barocca” come Villa Rospigliosi, ha molto da raccontarci. Il contesto in cui è nata è quello dell’immediato dopo guerra, l’Inghilterra cerca di riprendersi dalle devastazioni del secondo conflitto mondiale e la Jaguar inizia da qui a costruirsi la sua reputazione, quella che si porta dietro tutt’oggi e di cui gli inglesi sono molto orgogliosi.
Tempo fa vi abbiamo parlato della Jaguar XF, con la quale il marchio rompe con certi schemi del passato, cercando di mantenere intatte alcune caratteristiche forti della sua tradizione. L’XK 120 è proprio la capostipite della filosofia Jaguar: lusso, stile e sportività.
È così che al London Motor Show del 1948 viene presentata questa splendida vettura che andrà in sostituzione della SS100. A capo del progetto vi fu il geniale Sir William Lyons che sicuramente si ispirò alla famosa BMW 328. La sua grande fama è dovuta alla velocità massima che fu in grado di raggiungere.
Spinta da un sei cilindri in linea bialbero 3.4cc da 160CV siglato XK6 si impose come la vettura stradale più veloce dell’epoca, raggiungendo la velocità di 194 chilometri orari, l’equivalente di 120 miglia orarie da cui il nome XK 120. Visto il risultato eccellente, per invogliare la clientela, la Jaguar organizzò una prova di velocità pubblicizzata per far conoscere a tutti il potenziale di questa vettura.
Il 30 maggio 1949 con Ron Sutton al volante e Lyons in cielo a bordo di un Douglas DC-3, una Jaguar XK 120 standard, privata del parabrezza anteriore, raggiunse la velocità record di 213 km/h su un’autostrada in Belgio. Per l’epoca, considerando la poca diffusione dell’automobile e la classe di mercato a cui apparteneva, ebbe un notevole successo.
Fu proposta ad un prezzo di 998 sterline e prodotta in dodicimila esemplari. Durante la sua carriera durata dal 1948 al 1954 corse con successo in diverse competizioni come la 24 Ore di Le Mans, la Mille Miglia e la Targa Florio. La meccanica era molto raffinata, l’unica pecca erano i freni a tamburo che in caso di uso intensivo, allungavano gli spazi di frenata.
Le sospensioni sono a ruote indipendenti con quadrilateri deformabili all’anteriore mentre al posteriore è presente l’assiale rigido con balestre, in seguito sostituito. L’esemplare a nostra disposizione monta le splendide ruote Rudge, implicando la rinuncia ai passaruota carenati nelle ruote posteriori che miglioravano l’aerodinamica, per far spazio al gallettone di fissaggio cromato.
Gli interni sono caratterizzati da materiali e finiture estremamente raffinati, come del resto ci si aspetta dal marchio Jaguar. Il cruscotto totalmente rivestito in pelle alloggia nella parte centrale la strumentazione, con il grande tachimetro (in miglia orarie, con fondo scala a 120) e il particolare contagiri che si muove in senso antiorario.
Una sua peculiarità è data dall’assenza della maniglia esterna. Per accedere all’abitacolo è necessario tirare una linguetta nei finestrini laterali.
Possedere oggi una Jaguar XK 120 è una grande soddisfazione, non è ovviamente un’auto da utilizzare tutti i giorni ma un “reperto” da custodire con cura, con tutte le attenzioni che necessita un mezzo meccanico di oltre 60 anni. Attualmente sono molto ricercate dai collezionisti in tutto il mondo e la quotazione si aggira intorno ai 100-150 mila euro.
E’ il momento di salutarci con Alfredo e la sua bella Jaguar che per qualche ora ci ha concesso di viaggiare lontani nel tempo tra record, sportività ed eleganza così che poche case costruttrici sanno mescolare così egregiamente.
Testo: Leonardo Stefani
Foto: Edoardo Mascalchi, Marco Dellisanti
Jaguar XK120:
Dati tecnici:
-Motore 6 cilindri in linea benzina
-Cilindrata 3400cm3
-Potenza 162 CV
-Trazione posteriore
-Velocità massima 192 km/h
-Accelerazione 0-100 km/h 10.0s