Conosco Niccolò da molto tempo e ho sempre saputo della sua profonda passione per il mondo delle automobili ed oggi saranno lui e la sua inglesina al centro della scena. Essendo entrambi sestesi, decidiamo in questo articolo di rendere omaggio alla nostra piccola città scattando foto sia a Villa Stanley a Sesto Fiorentino che sulle colline circostanti.

Partiamo proprio da Villa Stanley appunto, alle pendici del Monte Morello. Questa Villa presenta un’architettura tipica del 1400, con porticato e cortile recinto. Bellissima, col suo giardino secolare e un vasto prato delimitato da cipressi che circondano la Villa su tutti i lati.

Ecco che arriva Niccolò. Stavolta, col suo aiuto, vogliamo farvi conoscere una vettura storica inglese, una MG BGT. È un’auto che di sicuro si fa notare e attira subito l’attenzione di noi tutti con la sua livrea color crema, ma anche quella di un inglese che passava di lì per caso a bordo di una Abarth 500 Cabrio, evidentemente stupito di trovare qui a Sesto una vettura del suo paese.

E che vettura! Stiamo parlando di un coupé 1800cc che usciva dalla casa con 95 CV! Niccolò ha poi apportato qualche modifica: lo scarico INOX, l’albero a doppie camme Kent Fast Road, il carburatore a doppio corpo 45 e l’aspirazione dedicata, insieme ad un radiatore aggiuntivo per raffreddare l’olio. Adoro quest’auto e il modo in cui è curata. Mentre scattiamo le prime foto Niccolò mi racconta come è arrivato a possedere questa MG.

Il loro primo incontro è stato su internet, come succede spesso con le storie d’amore moderne. L’auto aveva i suoi acciacchi da quasi quarantenne ma il prezzo richiesto era proporzionato e Niccolò era pronto a investire anche qualcosa per il restauro. Il vero incontro però è avvenuto nei pressi di Saint Moritz, sopra il Lago di Como, in un giorno di pioggia di Gennaio, dopo 450 km percorsi da Niccolò per raggiungerla.

Visti i risultati ne è valsa sicuramente la pena! Ma perché un’auto di questo tipo? Il design a coda corta e cofano lungo, caratteristica guida della maggior parte delle coupé, era il tratto che lo affascinava di più. Nel realizzare la B GT questa filosofia è stata magistralmente seguita, creando una linea bella e senza tempo. Durante gli anni settanta, quando era in commercio, nel Regno Unito veniva chiamata “la Aston di chi non si poteva permettere una Aston”!

Sicuramente per una forma del genere si paga anche volentieri lo scotto di sacrificare i sedili posteriori che sì, sono presenti nel libretto della macchina, ma non si può dire altrettanto fisicamente. In quei sedili persino un bambino di 5 anni avrebbe di cui lamentarsi!

Scatto dopo scatto esauriamo le inquadrature e gli scorci che questa splendida Villa può regalarci in questo pomeriggio settembrino. Decidiamo di iniziare il nostro giro per Sesto Fiorentino, per cui salgo sul sedile del passeggero (per la prima volta nella mia vita in una vettura con guida a destra) accanto a Niccolò pronti a cominciare il nostro giro.

Stare a bordi di un’auto con la guida a destra fa molto strano, il nostro amico mi racconta che dopo 100/150km si riesce ad abituarsi senza problemi, ovviamente nei sorpassi il pericolo aumenta perché per guardare l’altra corsia il conducente è costretto a sporgersi molto in fuori con l’auto. Parliamo per un attimo di questa città immediatamente prossima a Firenze.

Sesto si trova sotto al Monte Morello, il più alto della zona fiorentina che, per questo, domina il paesaggio. Questa città è principalmente famosa per le sue creazioni di ceramica. Nel 1735 infatti il marchese Carlo Ginori fondò a Sesto Fiorentino la Manifattura di Doccia, una delle prime fabbriche di porcellana dell’intera Europa che portò nell’area un notevole sviluppo economico.

Anche ai giorni nostri le porcellane Richard Ginori sono famose in tutto il mondo, per raffinatezza della realizzazione e cura dei decori. Un’altra curiosità riguarda il racconto “Le avventure di Pinocchio”, complici anche legami familiari dell’autore Carlo Collodi, si narra che il celebre libro sia proprio ambientato a Sesto Fiorentino!

Numerose infatti sono le coincidenze tra i luoghi narrati nel libro e alcune zone sestesi. Percorrendo alcune stradine ci troviamo finalmente a salire per i colli sopra Sesto Fiorentino, il sole volge al tramonto e noi approfittiamo per posizionare questa fantastica auto in mezzo agli olivi per gli scatti finali.

Riprendo la mia chiacchierata con Niccolò che mi racconta che la sua passione per l’Ottagono (il marchio MG ) ormai è decennale, adora lo stile squisitamente British di queste auto, seppur con i loro difetti, ma sicuramente piene di fascino e piacere di guida.

Anche questa B GT non delude infatti, complici anche le migliorie apportatele e il suo peso relativamente basso (800KG), è sempre agile e scattante, regalando anche qualche intraversata, non semplice da gestire ma sicuramente divertente, grazie alla trazione posteriore e alla coda particolarmente leggera. Niccolò ha avuto anche l’opportunità di esibire la sua inglesina in vari raduni di auto di origine inglese e quest’anno aveva deciso anche di partecipare al British Day ad Arezzo impreziosendo appositamente la livrea con le strisce nazionali ma è stato tradito dalla sua amata sulla A1 che lo ha costretto a chiamare il soccorso stradale Aci.

Per fortuna i pezzi di ricambio in Gran Bretagna si trovano ed a un costo abbordabile! Un altro pomeriggio di foto sta per terminare e, una volta di più, rimango sorpreso da quante piccole ma preziose emozioni siano in grado di regalare queste auto storiche. Tralasciando il caso della Delta che, grazie agli esemplari a tiratura limitata, sta raggiungendo cifre davvero importanti, scopro anche oggi insieme a voi quanto possa essere facile ed economico possedere una vettura storica divertente.

Come già ci aveva insegnato il nostro amico Leonardo (ormai collaboratore fisso di Car-Shooters) con la sua BMW 520 E12 infatti, con cifre relativamente piccole e costi di possesso minimi è facile regalarsi un piccolo giocattolo da esibire nel fine settimana, impreziosendo l’esperienza con la possibilità del restauro e vedendo migliorare il proprio gioiellino giorno dopo giorno.

 

Testo: Edoardo Mascalchi

Foto: Edoardo Mascalchi, Marco Dellisanti