Oggi ritroviamo Niccolò. Sicuramente vi ricorderete di lui e della sua MG. La sua passione per le vetture inglesi però non si ferma a quella vettura. In questo articolo infatti cercheremo di fare un nuovo omaggio a MG, marchio storico britannico che ha fatto innamorare milioni di persone dagli anni ’20 ad oggi. Protagonista di questo nuovo articolo è MG TF, Spyderina tutto pepe subentrata alla uscente MG F, prodotta dal 2002 al 2005 (anno del fallimento del marchio a gestione inglese).
La TF è una due posti secchi, con motore centrale e trazione posteriore. Già da questi pochi elementi si può intuire l’indole sportiva dell’auto. Non troppi cavalli ma comportamento sbarazzino, una grande trazione e qualche “colpo di coda” non facilissimo da gestire. Il modello in prova è una 115 L.E. , con tutti gli optional a disposizione, nel suo colore forse più caratteristico, il Trophy Blue. L’ultima nata di MG è equipaggiata con un motore 1600cc che eroga 115 cv.
Niccolò anche stavolta ha aggiunto un suo tocco personale. La sua TF infatti eroga qualche cavallo in più grazie ad un corpo farfallato maggiorato, scarico completo in inox e aspirazione diretta. A mio avviso non è solo il motore a ringraziare per le piccole modifiche apportate ma anche l’orecchio! Il sound infatti è davvero piacevole specie quando il tempo permette di viaggiare a capote aperta! La “Bluona”, così la chiama Niccolò, è stata acquistata semi nuova proprio nell’anno in cui è fallita la casa madre, a un prezzo ottimo quindi, non senza qualche timore sulla reperibilità dei pezzi di ricambio.
I dubbi per fortuna sono rimasti solo tali. Negli anni infatti la reperibilità delle parti è diventata sempre più facile, potendo ancora oggi, per tutte le auto inglesi anche del passato, acquistare qualunque ricambio a prezzi vantaggiosi rispetto a molti altri marchi europei. Niccolò è anche membro di un club dedicato alla TF e al precedente modello: il TFPassion Club. Il Club si incontra da più di 10 anni organizzando raduni lungo lo Stivale, raccogliendo molti appassionati, i quali, in pieno spirito British, amano curare e restaurare da soli il proprio veicolo.
La due posti inglesina veniva anche proposta sul mercato equipaggiata da altri due propulsori; un 1800 cc da 135 e uno da 160 cv. Sia il motore che altri componenti erano gli stessi montati dalla Lotus sulla Elise dal ’96 al 2005. Infatti il motore, nonostante la sua veneranda età di ben 21 anni, ad oggi vanta ancora di essere uno tra i più leggeri, realizzato totalmente in alluminio e capace di pesare solo poco più di 70 kg senza componenti esterni.
Non vi sorprendete quindi se per certi aspetti questa vettura vi ricorda una Lotus! La TF, dopo queste premesse, potrebbe sembrare un’auto impegnativa ma Niccolò afferma l’esatto contrario. Infatti, grazie all’ampio volume di carico (dato dalla bauliera posteriore e quella anteriore in assenza di ruota di scorta), la docilità del motore se non si sale troppo di giri, l’ottimo cambio e la giusta morbidezza delle sospensioni, l’auto riesce a farsi apprezzare anche nella vita di tutti i giorni.
Interessante come Niccolò consideri la sua MG come un’auto di uso giornaliero, ricordo bene Alessandro raccontarci come considerava la sua Elise qualcosa di troppo prezioso per essere usato nella quotidianità. E’ bello confrontarsi con idee e abitudini sempre diverse, tutte accomunate dalla passione e dalla voglia di vivere a modo proprio l’auto personale. Lo spirito di Car-Shooters è anche questo!
Con Niccolò prosegue il nostro “piccolo” viaggio all’interno di Sesto Fiorentino. Stavolta a farci da sfondo per alcune foto è la Villa Reale di Castello, che ci regala una cornice di tutto rispetto. La villa, costruita nel XIV secolo, è la famosa sede dell’Accademia della Crusca e dell’Opera del Vocabolario Italiano. L’Accademia della Crusca è l’organo istituzionale che si occupa di riunire esperti di linguistica e filologia della lingua italiana ed è parte della Federazione Europea delle Istituzioni Linguistiche Nazionali.
Purtroppo nei week end la Villa è chiusa, ma vi consigliamo la visita in quanto il parco è davvero meraviglioso. Durante lo shooting osservo bene gli interni della MG TF. Risulta abbastanza curata, con sedili in pelle ed alcantara con i giusti optional dell’epoca in particolare la capote manuale di veloce e facile manovrabilità. Non fa di certo rimpiangere gli ultimi tetti apribili elettrici, aggiungendo un tocco di passato che trovo affascinante.
Solo l’abs aiuta durante la guida, nessun altro tipo di ausilio elettronico era infatti disponibile all’epoca. Questo rende la guida sincera, non facile da gestire sul bagnato o nella guida al limite a causa dei frequenti “pendoli”, tipici delle auto con motore centrale o posteriore e trazione posteriore. Col passare del tempo esauriamo gli scatti da dedicare alla bella spyderina in questa location ricca di storia e cultura, lasciandoci alle spalle un’altra auto e la sua affascinante storia.
Testo: Edoardo Mascalchi, Niccolò Fallani
Foto: Edoardo Mascalchi