Immaginatevi una noiosa giornata invernale, magari piovosa, di quelle che passereste sul divano davanti alla TV. Fuori dalla finestra la vostra utilitaria bianca o grigia, che al massimo può condurvi ad un centro commerciale con la moglie o la fidanzata vogliose di shopping. Adesso invece immaginatevi fuori dalla stessa finestra una Fiat Panda Cross, con il suo colore giallo che brilla nel grigio della giornata. Concedetevi per una volta di fare i bambinoni; accompagnate la moglie o la fidanzata al centro commerciale e rimanete alla guida della Fiat Panda Cross, in cerca di avventura.
Vi assicuro che la noiosa giornata invernale prenderà una piega ben differente; vediamo come e perché! Già esteticamente si vede la differenza da una normale Fiat Panda ed anche dal modello 4X4. Da qualunque angolo la si guardi ispira simpatia e fa venire una gran voglia di possederne una. Ben rifinita, cerchi in lega, le gomme M+S di serie, la grande piastra color alluminio che avvolge la parte bassa del frontale (peccato sia in plastica), i simpaticissimi (ed in alcuni casi anche utili) ganci da traino rossi, i fendinebbia montati in alto, appena sotto ai fari.
Anche lo stile dell’abitacolo ha un tocco di personalità in più. I rivestimenti dei sedili e dei pannelli porta danno una sensazione di qualità e accuratezza. Per quanto riguarda la carrozzeria credo che il colore possa essere solo uno! Giallo è il suo colore perfetto. Risalta, e non poco, tra le altre composte e sobrie utilitarie. A tratti non sembra nemmeno una Panda, sembra qualcosa di più, ed è qualcosa di più. Anche il prezzo della Fiat Panda Cross è qualcosa in più, 20.000 euro per la precisione, una cifra davvero considerevole per una Fiat Panda.
Con la versione Cross in praticità non si perde niente, anzi, i centimetri in più in altezza, per la precisione 9 millimetri in più rispetto ad una “normale”Fiat Panda 4X4, la rendono piacevole da guidare nella giungla urbana. Parlando della comodità nell’entrare e uscire dall’abitacolo, la sua altezza risulta ottimale. Tombini, buche, pavè, marciapiedi, sono cose delle quali ci si può tranquillamente dimenticare grazie all’assetto morbido ed alla gommatura a fianco alto, pronti ad incassare qualsiasi asperità stradale. La posizione di guida rialzata offre una visuale esterna totale, grazie anche all’ampia vetratura, pregio che però viene vanificato in alcune condizioni dalla rifinitura della plancia.
Sarà sicuramente carino avere quelle scrittine “Panda” microscopiche come decorazione delle plastiche interne, ma basta un po’di sole sul parabrezza per vederle riflesse sul vetro e compromettere l’altrimenti ottima visibilità. L’esemplare in prova è dotato del bicilindrico 900cc TwinAir, davvero molto azzeccato. In città se la cava benissimo, con il tasto “ECO” inserito le prestazioni sono piuttosto scarse ma i consumi veramente bassi. Senza la modalità “ECO” invece, grazie ai 90 CV, l’accelerazione e la ripresa sono molto brillanti.
Il sound del bicilindrico invoglia a tirare le marce, anche se, oltre i 5000 giri, arriva il limitatore in modo quasi inaspettato. Sul misto non si può chiedere troppo in termini di assetto, anche se mi sarei aspettato di peggio. Il rollio è elevato ma, considerando il baricentro piuttosto alto, nemmeno eccessivo. Se si esagera l’elettronica è molto vigile, il comportamento è fortemente sottosterzante e la gommatura M+S non fa certo venire la voglia di guidare sportivi.
Cambio e sterzo rimangono anch’essi fedeli all’impostazione tranquilla della Fiat Panda Cross. Il cambio è ben manovrabile ma non apprezza le cambiate troppo rapide, in tal caso tende ad impuntarsi. Peraltro proprio la cambiata nel salire di marcia è da eseguire piuttosto lentamente per l’inerzia nello scendere di giri che caratterizza il bicilindrico TwinAir. Lo sterzo è molto leggero, ottimo in città ma non proprio comunicativo sul misto. Nel complesso rimane piacevole da guidare, merito in gran parte del brioso bicilindrico, e risulta sicura nella marcia, cosa importante vista la categoria alla quale appartiene. Ma dove eravamo rimasti? Con la compagna al centro commerciale e noi in cerca di avventura! È proprio qui che la Fiat Panda Cross dà il meglio di sé, dove una volta per tutte giustifica le sue differenze e impone la sua esclusività rispetto alle normali utilitarie.
Quando finisce l’asfalto dove arriva lei non arriva nessun’altra. Una strepitosa compagna d’avventure e generatrice di divertimento che non aspetta altro che essere “inzuppata” nel fango per uscirne esteticamente ancora più accattivante. Deve portare sulle spalle un blasonatissimo nome nel mondo dell’off-road, quello della prima Fiat Panda 4X4, un mezzo estremamente semplice e spartano ma letteralmente inarrestabile, ancora oggi ricercatissima tra gli amanti del fuoristrada. Con la Panda Cross non siamo a questi livelli ma poco ci manca.
L’angolo di attacco è di 24° e quello di uscita di 34°, quanto basta per affrontare con disinvoltura terreni molto sconnessi e dislivelli importanti. L’altezza da terra invece è meno efficace di quanto si pensi. Nei passaggi più estremi è facile toccare la pancia, a causa dello scarico montato piuttosto in basso che riduce la luce libera centrale. La vera novità si trova tra cambio e freno a mano: il Terrain Control (o Drive Mode Selector).
Il pratico comando a manopola consente di scegliere tre settaggi diversi della trazione integrale permanente a seconda della situazione da affrontare. Nella posizione Standard (AUTO), la Fiat Panda Cross si comporta come una normale trazione anteriore, le ruote posteriori ricevono più trazione solo quando è necessario. La posizione Off-Road invece, inserisce in modo permanente la trazione integrale fino ad una velocità di 50 km/h. Infine l’ultima posizione, Hill Descent Control (HDC) o Gravity Control, agisce sui freni nelle discese più ripide e scivolose consentendo di mantenere il controllo ottimale dell’auto.
È possibile quindi divertirsi alla grande, entrare nel fango senza timore, superare inclinazioni anche del 60%, scalare salite sconnesse, il tutto con estrema disinvoltura. Inoltre, a differenza della motorizzazione 1.3 Multijet, la Twinair è dotata di cambio a sei marce con la prima estremamente corta. Grazie a questa caratteristica è facile disimpegnarsi dalle situazioni più critiche quasi come se fossero presenti le marce ridotte e sfruttare così le sue doti da grande arrampicatrice. L’unico difetto è forse l’impossibilità di disattivare il controllo di stabilità. Senza l’ESP sarebbe sicuramente più divertente ed efficace sui percorsi Off-Road.
Nel complesso comunque le prestazioni sono veramente ottime per una piccola fuoristrada di serie che adora sporcarsi le ruote. E se fosse preparata di cosa sarebbe capace? La risposta è arrivata proprio in questi giorni! Giulio Verzeletti e Antonio Cabini sono riusciti a tagliare il traguardo della Dakar a bordo della Fiat Panda Cross. Un successo inaspettato ed un’impresa quasi impossibile che ha mostrato di cosa può essere capace la piccola utilitaria torinese.
In sostanza, il prezzo è elevato ma, vista l’estetica veramente frizzante, unita a quello che riesce a fare fuori dall’asfalto, possiamo dire che in gran parte è giustificato. Difficile trovare un’automobile che riesca a coniugare come lei utilità e divertimento. È pronta a portarvi a lavoro tutti i giorni e alla ricerca di avventure in pieno stile Dakar quando lo desiderate. Se nell’ambito delle citycar cercate qualcosa di più esclusivo, di più versatile, da sporcare invece che da lavare, la risposta è la Fiat Panda Cross. Ah! Non dimenticate una cosa importante! Al termine dell’avventura passate a riprendere vostra moglie o fidanzata al centro commerciale!
Testo: Leonardo Stefani
Foto: Edoardo Mascalchi
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