Porsche 993 Carrera 4: l’ultima raffreddata ad aria. Questo è il pensiero che mi passa per la testa mentre siedo sul sedile del passeggero insieme alla proprietaria, la nostra amica Paola Carresi, vicepresidente del Registro Italiano Porsche 911 che già conosciamo.
La Porsche 993 è proprio l’ultimo modello ancora con il “ventolone”, prima che il raffreddamento ad acqua prendesse il sopravvento con la serie 996. Siamo in autostrada, ci dirigiamo verso la location dove scatteremo le foto e mi prendo questo tempo a disposizione per capire la storia di questa importante serie della Porsche 911. Costruita tra il 1993 e il 1998, la Porsche 993 sostituiva la serie 964, probabilmente l’ultima ad essere fatta interamente a mano.
Da alcuni definita una delle serie migliori della Porsche 911, questo modello è forse l’unico che combina il fascino di una vettura ormai storica con i moderni comfort che si cercano su un’automobile. Con un motore 3,6L quasi completamente rivisto rispetto alla serie precedente capace di sviluppare 272CV, le sue prestazioni erano davvero ragguardevoli per l’epoca; proprio per questo nel 1994 ricopriva il ruolo di pace car nel mondiale di Formula 1.
Arrivati alla location situata nel Valdarno, non lontano Firenze posso finalmente ammirare questa splendida Porsche. Questa Porsche 993 Carrera 4 è uscita dalla fabbrica di Stoccarda nel 1994 su commissione di una signora tedesca. Solo dieci anni dopo Paola ne assume la proprietà, reimmatricolandola in Italia. Con una combinazione particolare che unisce il Bianco Grand Prix a degli interni rossi a campione, questa Porsche 993 è assolutamente esclusiva ed unica. Altro interessante aspetto riguarda il fatto che, all’interno, cielo e volante sono stati commissionati di colore nero.
A completare la lista degli optional ci sono infine i cerchi in lega da 17’’ con stemmi colorati, il tetto panoramico e i fari allo xeno. Una particolarità ulteriore riguarda cosa invece manca in questa tedesca: è infatti assente il sistema di aria condizionata. Le condizioni di interni e carrozzeria sono impeccabili, nonostante il contachilometri segni più di 150 mila, di cui la metà percorsi proprio da Paola. La cura è maniacale e lo dimostra il fatto che è stata anche aggiornata con un sistema di sospensioni innovativo, creato proprio da Porsche stessa per portare la dinamica di guida della 993 ai nostri tempi.
Scatto dopo scatto riesco ad apprezzare la bellezza di questa serie e a capire meglio il segno la storia di Porsche 911. Una volta terminato una gradita sorpresa, Paola mi consente di tornare verso Firenze guidando questa Porsche 993. Esperienza meravigliosa! Il sound del 3,6 penetra nell’abitacolo come solo un aspirato raffreddato ad aria riesce a fare. Col salire dei giri il rombo riesce ad emozionare in modo quasi nuovo ed inaspettato per chi è abituato ai vari downgrade e motori turbo dei giorni nostri.
La dinamica della vettura è fantastica, con una ripartizione della coppia del 70% al posteriore, riesce a dare un feeling di marcia sicuro, perfetto per i lunghi tragitti, senza però far mancare il divertimento. Acceleratore, frizione, freno e persino il cambio danno una sensazione diversa, con innesti più duri, ma allo stesso tempo precisi, ricordando bene al conducente che sta guidando una classica davvero di tutto rispetto. Torno a casa sorridente dopo aver vissuto una fantastica esperienza, felice anche oggi di aver colmato un nuovo tassello nella storia di Porsche 911.
Testo: Edoardo Mascalchi
Foto: Edoardo Mascalchi, Francesco Giovannini
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