Per la prova su strada di oggi abbiamo a disposizione una Volvo XC90 D5 AWD in allestimento Inscription, il più lussuoso e completo disponibile su questo SUV della casa di Göteborg. Volvo XC90, rinnovata completamente dopo ben dodici anni di onorato servizio, è la prima vettura che introduce i nuovi stilemi del marchio svedese, che successivamente hanno portato alla nascita di V90, S90, XC60, XC40 ed infine V60.
La temperatura è bassa ed il cielo è coperto, ma a bordo di questa vettura niente può mettere di cattivo umore. Il merito è anche dei comodissimi sedili riscaldati con funzione di massaggio che ci hanno fatto da culla nel percorso che porta a Villa Barberino: un’antica dimora storica nei pressi di Cavriglia restaurata a partire nel 1988. Gli interni di Volvo XC90 sono curati nei minimi dettagli, gli assemblaggi sono solidi, le poche plastiche a vista sono soffici al tatto e, come ormai ci ha abituato Volvo, è presente anche il grande touch screen centrale da cui si possono controllare tutti gli aspetti della vettura, dalle modalità di guida alle assistenze che sono tante e tutte ben tarate.
Durante gli spostamenti autostradali il Pilot Assist di Volvo, che combina Adaptive Cruise Control ed un Lane Assist avanzato, riesce a condurre quasi in autonomia la vettura fino alla velocità di 135km/h, davvero impressionante! Il quattro cilindri 2.0L biturbo diesel riesce nel compito di condurre una vettura con una mole notevole. D’altronde la coppia è tanta (470Nm) ed abbinata al cambio ad 8 rapporti Geartronic le prestazioni sono di tutto rispetto. L’insonorizzazione è pressoché perfetta, solo ad alti giri si avverte il rumore del propulsore.
Al fine di aumentare ancora di più il comfort di marcia, la vettura in prova è dotata anche di sospensioni pneumatiche regolabili in altezza, la cui taratura è molto morbida anche quando il selettore di guida è in posizione più sportiva. Per il tipo di vettura non è un difetto, bensì diventa un grande pregio in quanto riesce ad assorbire ogni tipo di asperità, permettendo di avvertire solo i difetti del fondo stradale più grandi che purtroppo affliggono molte strade italiane. Le modalità di guida a bordi di Volvo XC90 sono diverse, dalla Eco che riduce i consumi alla Dynamic che irrigidisce l’assetto e rende il motore più pronto, passando per la Offroad che, aumentando l’altezza da terra, permette di compiere percorsi impervi.
In modalità Eco, quando si rilascia l’acceleratore, l’elettronica disaccoppia la trasmissione dal motore permettendo alla vettura di veleggiare. Con un peso così alto ed un motore del genere i consumi certamente ne risentono, con una guida normale non siamo riusciti a stare sopra i 12km/l, perfettamente nella media per il tipo di vettura. Volvo XC90 all’esterno è imponente, i suoi quasi cinque metri di lunghezza e la sua notevole altezza la rendono la regina incontrastata delle strade. Poche altre vetture permettono di provare questa strana sensazione di onnipotenza che si ha al volante di una Volvo XC90.
Nei parcheggi, merito della notevole visibilità e della telecamera a 360 gradi di cui è dotata, tutto diventa facile come in utilitaria. La Volvo XC90, come detto, è stata la prima vettura ad introdurre il nuovo design che contraddistingue le altre vetture del marchio, portando sottoforma di luce diurna un simbolo della mitologia nordica: l’ormai famoso Mjöllnir, chiamato anche “Martello di Thor”. Anabbaglianti e abbaglianti sono a matrice di LED, riuscendo in questo modo ad ottenere un’illuminazione efficace in ogni condizione. L’accoppiamento del colore che abbiamo in prova con i cerchi la rende sicuramente elegante rendendo la sua linea ancora più piacevole agli occhi.
In conclusione Volvo XC90 è una vettura che offre lusso, comodità e un grande spazio, le famiglie più numerose infatti apprezzeranno la versalità dell’auto che può arrivare ad offrire anche 7 posti oppure un bagagliaio davvero capiente. Guidare in città o affrontare un lungo viaggio saranno sempre esperienze piacevoli, coccolati da XC90 si ha sempre a sensazione di essere in Business Class.
Testo: Federico Schipani
Foto: Federico Schipani, Edoardo Mascalchi
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