La puntata di oggi di #OLDCARSHOOTERS vi racconterà la storia di una FIAT X1/9 del 1981. Abbiamo la possibilità di conoscere questa compatta vettura di tipo targa, molto nota nelle cronoscalate, alla Villa Rospigliosi di Prato.
Il modello fu frutto di sperimentazioni ed incontri tecnici e dirigenziali. Nei primi momenti FIAT decise di non sviluppare questa vettura, preferendogli l’A112, più economica e adatta per fronteggiare la concorrenza (Innocenti Mini Cooper su tutte). Nel 1971, la visita di Gianni Agnelli allo stabilimento di Grugliasco, dove era depositato il prototipo, fu decisiva: la ritenne infatti la vettura più adatta per sostituire la datata 850 Spider. Presentata nel 1971, la Fiat X1/9 era caratterizzata dall’adozione di sospensioni a ruote indipendenti, un impianto frenante a quattro dischi e un motore trasversale posizionato centralmente la cui potenza veniva trasmessa alle ruote posteriori.
La caratteristica saliente della vettura era il tettuccio rimovibile, che poteva essere inserito nel cofano anteriore. La vettura fu concepita fin da subito con l’idea di posizionare il motore centralmente. Questo risultava essere un importante vantaggio in termini di dinamica, in quanto vengono eliminate eventuali masse a sbalzo che possono impedire un’efficace presa a terra degli pneumatici. Il motore di questa Fiat X1/9 è un 1.5 aspirato 4 cilindri in linea capace di erogare 85 CV. Questo motore risulta essere una evoluzione, grazie all’installazione di un cambio a 5 marce e della maggiorazione della cilindrata, in precedenza infatti tale vettura era equipaggiata con 1.3 di 75 CV.
Le particolarità però non finiscono qui. Osservandola infatti si può subito notare l’adozione di massicci paraurti in alluminio ad assorbimento, tipicamente presenti nelle vetture nate in Europa ma commercializzate anche negli Stati Uniti. Un altro aspetto interessante della Fiat X1/9 era il telaio, ispirato alla Lancia Stratos. Questa importante caratteristica le ha permesso di essere presente nel mondo delle competizioni. Un esempio di vetture derivate dalla Fiat X1/9 era la Dallara Icsunonove, una Silhouette Gruppo 5 progettata da Giampaolo Dallara fra il 1973 e il 1978, che montava inizialmente un 1.3 da 192 Cv per poi passare ad un 1.6 da oltre 200 Cv.
Ritorniamo ora a Prato, concentrandoci sulla Fiat X1/9 di Andrea ed andando a scoprire come ne è diventato il proprietario. Andrea viene contagiato della passione per i motori in una fresca domenica mattina del 1983, quando con il suo gruppo di amici parte con le proprie Vespe per andare a vedere una prova del Rally dello Zoccolo a Montecarlo di Lucca. Fino alla sua sospensione, il Rally dello Zoccolo è stato per Andrea un evento imperdibile ogni anno. Nel 1985 cominciò ad acquistare riviste specializzate italiane come Automobilismo o Quattroruote.
Proprio lì scoprì un articolo sulla Fiat X1/9: la scarsa potenza in relazione ad un telaio di brillante fattura era uno degli aspetti più evidenziati dell’articolo. Questo non impedì ad Andrea di innamorarsi di questa compatta targa torinese, sognando un giorno di possederne una. Nel 2005 il sogno diviene realtà. Il cugino Sandro segnala su eBay una Fiat X1/9 in vendita in Valle Camonica.
Andrea, senza indugi, acquistò l’auto ma purtroppo, dopo poco tempo, si rende conto che la sua Fiat X1/9 possedeva evidenti segni di ruggine nascosti dal precedente proprietario. Il restauro era d’obbligo. Vennero sostituiti i fondi, gli sportelli e i parafanghi anteriori, infine i paraurti furono lucidati a specchio e verniciati col trasparente. Anche gli interni vennero rinnovati con l’uso di Alcantara. Andrea, nel restauro della sua Fiat X1/9 decise quindi di dare alla sua amata un tocco personale, con lo scopo di sentirla sua.
Nel 2007 terminò i lavori sulla vettura e partì per qualche raduno, iscrivendosi nel frattempo al Club Fiat X1/9 Italia. Dopo il restauro e qualche personalizzazione, Andrea decise quindi che la sua Fiat X1/9 non doveva stare in garage molto spesso. Ecco infatti che frequentemente partecipa a gare di regolarità. Quattro stagioni di gare che lo hanno visto protagonista in più di una occasione in Toscana e dintorni, Campionato Italiano di Regolarità incluso, avvicinandosi sul finale alle prestazioni dei migliori. Durante ogni gara disputata da Andrea la sua Fiat X1/9 si è dimostrata auto affidabile tanto quanto l’equipaggio: nessun ritiro e nessuna prestazione scadente. Alla fine del 2015 Andrea decide di ritirarsi dalle gare pur mantenendo intatta la sua passione per i motori e l’amore per la sua Fiat X1/9.
Ecco allora che i sedili passano dalla comoda Alcantara all’originale similpelle. Tornerà all’originale anche il resto degli interni, perché Andrea ritiene che l’Alcantara poco si addica ad un’auto scoperta. In questo meraviglioso tramonto di fine estate siamo di fronte ad una vettura storica che merita l’attenzione dei nostri obiettivi sia per sua la storia sia per quella del propetario. In ogni parola di Andrea si nota chiaramente la sua soddisfazione nell’essere possessore di una Fiat X1/9. Siamo quindi testimoni di una bella storia d’amore, proprio come quelle che amiamo raccontarvi.
Testo: Riccardo Casini
Foto: Edoardo Mascalchi
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