Oggi vogliamo presentarvi un articolo per noi speciale, una collezione di Porsche in grado di emozionare qualunque appassionato. Siamo qui con il nostro amico Marco, già conosciuto in altri articoli dedicati al Registro Italiano Porsche 911, un vero amante delle vetture del marchio tedesco, tanto da aver dedicato loro un vero e proprio spazio.
Inguaribile appassionato delle quattro ruote, Marco acquistò la sua prima macchina d’epoca nel 1978, una Giulia spider del 1963. Ai tempi la vettura aveva solo 15 anni, ma il mondo automobilistico era cambiato così tanto che già era considerata una macchina del passato. Dopo la Giulia, col tempo, cambiò diverse vetture sia del marchio Alfa che Lancia, partecipando anche a gare di regolarità insieme ad un amico, possessore di una Porsche, iniziandone ad apprezzare le doti. La sua passione però ancora non venne rivolta verso le auto teutoniche, ma verso quelle inglesi. Successivamente infatti divenne proprietario e restaurò una Austin Healey e una Mini Cooper S, con un glorioso passato storico, apprezzando il mondo delle auto d’epoca d’oltremanica.
L’ammirazione per le vetture inglesi si consolidò con l’uscita della Lotus Elise: Marco, colpito dalla filosofia Lotus improntata sulla leggerezza, decise di acquistarne una. Il divertimento con il suo gruppo di amici non mancava e iniziò a partecipare a raduni per appassionati tra la Toscana e la Francia, arrivando fino al meraviglioso paese di Mas du Clos. I soliti raduni non divertivano un purista come Marco. Lui infatti ama le curve, ama guidare, perciò percorrere pochi km, per passare ore ed ore seduto a tavola per pranzo non lo appassionava. Ecco allora che iniziò ad organizzare personalmente raduni su misura per le persone appasionate come lui: tanti km, tanto divertimento incentrato sul piacere di guida. A fine anni ’90, andando a Pistoia, in Toscana, per l’acquisto di un orologio d’epoca, Marco conobbe un appassionato e collezionista di Porsche.
Per lui fu una folgorazione! Tra le tante bellezze del suo garage lo colpì una Porsche 911 2.0L Targa Soft Window del 1967, Polo Red, interamente restaurata. Dopo tante insistenze riuscì finalmente a convincere il proprietario a vendergliela, ancora più catturato da essa grazie ad una prova su strada davvero emozionante. Dopo la Porsche 911 2.0L Targa Soft Window per Marco iniziò un periodo di acquisti e vendite. A malincuore, per finanziare l’acquisto di un’altra vettura, ogni volta doveva vendere un altro pezzo della collezione. Tra i suoi rimpianti ad esempio troviamo una Porsche 911 2.0 S del’68 praticamente perfetta. Ecco che, passo dopo passo, nacque una collezione che rispecchia tutta la passione di Marco per il marchio Porsche. Ogni volta che si aggiungeva alla collezione un altro pezzo, però, Marco percepiva la necessità di un luogo, un posto speciale, in cui costudire tali tesori. Avere 9 auto, di cui 5 Porsche, in 3 garage differenti era davvero complicato! Era necessario un garage per riunirle tutte e in cui poter godere della loro vista oltre che del piacere di guida che sanno regalare. La vendita di una rarissima Lotus Elite del 1961 garantì i fondi per l’acquisto di questo luogo speciale. Trovare un garage simile non fu facile però a Firenze. Marco voleva un luogo vicino alla propria casa, capiente e adatto alle proprie esigenze. All’improvviso, ecco che, durante una Domenica di pioggia, su internet trovò l’annuncio di vendita del luogo perfetto per lui.
Dopo l’acquisto, un po’ come con le auto acquistate nel corso degli anni, Marco iniziò il restauro del garage con un tema ben preciso. L’idea nasceva dal vedere alcuni loft usati come abitazioni o vecchi capannoni industriali tedeschi e inglesi, restaurati per le più varie attività. Trovare i materiali giusti per quanto riguardava qualità e finiture è stata la cosa che ha richiesto più sforzi, infatti i pannelli arrivarono da Piacenza, i mobili da Maisons du Monde, i ponti per le auto da Torino e il resto da Firenze. Vera chicca è anche il salottino del 1961.
In passato proprietà dei genitori, dopo un rapido restauro, per la gioia di sua madre, è tornato nuovo. Ad impreziosirlo c’è anche la collezione di Diabolik che parte dal n.1 del 1964. Ma non è finita qui! La passione per il restauro di Marco è evidente anche grazie ad altri pezzi come il flipper o le pompe di benzina che, trovate derelitte sotto una tettoia in campagna, sono state abilmente restaurate da un artigiano Patavino.
Rimaneva da sistemare il retro del bandone. Una personalizzazione era d’obbligo e a questo pensa suo figlio. Conoscendo l’artista giusto, un australiano di passaggio a Firenze, fa un regalo a Marco con un disegno unico. In contrapposizione alle macchine d’epoca e ai vari cimeli, non mancano inoltre le nuove tecnologie. Le installazioni all’interno del garage in termini di sicurezza permettono infatti, tramite internet veloce, il collegamento con le Forze dell’Ordine e l’uso di un’applicazione sul telefono per tenere tutto sotto controllo.
Ma come è nata questa collezione? Che storia hanno i pezzi che la compongono? Quando Marco possedeva già due auto del suo marchio preferito, vedendo una famosa pubblicità Porsche con tutti e cinque i modelli raffreddati ad aria, naque il desiderio di creare una piccola collezione e, piano piano, con il favore del mercato, riesce a riunire i 5 esemplari protagonisti di questo articolo. Per Marco ogni vettura possiede uno scopo di utilizzo diverso e, nel loro insieme, rappresentano le 5 principali evoluzioni delle Porsche raffreddate ad aria: 356, 0-F 911, G Series, 964 e 993. Iniziamo a conoscere queste vetture che hanno fatto la storia del marchio Porsche.
La Porsche 356 venne trovata a Perugia in buone condizioni di carrozzeria ed interni, essendo stata restaurata da Serattini/Ferraresi alla fine degli anni ’90. La meccanica lasciava un po’ a desiderare, per cui Marco si rivolse ad un meccanico famoso per la restaurazione di Porsche a Langhirano, per una cura “ricostituente” totale.
La meccanica venne totalmente ricostruita impiegando il meglio della produzione attuale e tutto il know-how di modifiche invisibili per assetto e motore, che l’hanno resa molto piacevole da guidare. La Porsche 911 2.4 S è invece un acquisto di un parente nel 1988.
Nel 1989 venne anche usata in momenti della vita di Marco importantissimi, come ad esempio al suo matrimonio e ad altri lieti eventi i cui protagonisti questa volta erano i suoi parenti. Sempre inutilizzata in garage, durante gli anni aveva bisogno delle cure di uno specialista.
Marco ne entrò in possesso e dopo averla restaurata, eccola che brilla all’interno della sua collezione! Le parti meccaniche furono totalmente smontate per essere revisionate con precisione, partendo dalla barenatura del monoblocco, il resto fu inviato a Cantù da un noto restauratore per un lavoro completo. Due anni e diversi sacrifici dopo è tornata a casa come nuova, meglio che nuova! Le Porsche troppo belle e perfette mettono sempre in apprensione quando è necessario prendere un traghetto o premere sull’acceleratore durante i raduni da veri puristi organizzati da Marco. Ecco quindi che era necessario aggiungere un’auto pronta ad essere strapazzata all’occasione. Quale Porsche meglio della 911 3.2 incarna il concetto di auto con cui divertirsi senza pensieri?
Comprata durante la prima fiera di Milano Autoclassica e restaurata totalmente anch’essa, era pronta a regalare ore di divertimento alla guida. Tre giri della Sardegna, la salita al Mont Ventoux, due giri delle Alpi Francesi, tre Giri in Abruzzo più tutte le varie scorribande tra amici; è sempre perfetta ed in prima linea, emozionante al punto giusto, riunisce in sé le migliori qualità Porsche Classic per divertirsi. Anche se è troppo aggressiva sulle gomme, tanto da usurarle velocemente, Marco è davvero soddisfatto della sua scelta. Proseguendo la nostra passeggiata nella sua collezione, ecco la Porsche 964 RS.
Si tratta della seconda RS che Marco possiede, anche questa dello stesso colore “Midnight Blue” e con l’aria condizionata applicata dal concessionario. Si tratta di una vettura fantastica, con solo 23000 km, vernice originale ed altri valori aggiunti. Cosa mancava a questa incredibile collezione? Una vettura adatta ad i raduni più tranquilli: comoda, con tutti i comfort ma con l’intramontabile fascino Porsche. Ecco a voi una Porsche 993 Targa!
Svolge sia la funzione di coupé che di cabriolet, si distingue dal gruppo, fantastica macchina da gran turismo. Le emozioni però vengono filtrate da una vettura troppo moderna e completa di tutti i comfort. Marco ama le auto essenziali. A colpirlo della sua Porsche 993 Targa è però il colore. Un Turkish Blau Metallic che si distingue dai soliti grigi e blu che sembrano essere i soli colori delle Porsche 993 vendute in Italia. Aveva 115000 km tagliandati Porsche, che per una macchina del genere e per un utilizzo saltuario non pongono certo preoccupazioni.
I suoi sedili neri, ben conservati, non davano certo freschezza, luce e brio ad un interno bello ma teutonico di natura. Marco decise perciò di acquistare altri due sedili Porsche originali per farli rivestire poi di Tartan in una colorazione davvero azzeccata. Cinque Porsche, cinque storie diverse, cinque utilizzi diversi, tutti accomunati da una grande passione per il marchio tedesco e per il piacere di guida. Oggi abbiamo ammirato una fantastica collezione di Porsche storiche, nata dall’amore per i dettagli di Marco. Ognuna di esse brilla nel suo nuovo garage, in attesa di percorrere nuovi strade all’insegna del divertimento.
Testo: Edoardo Mascalchi
Foto: Edoardo Mascalchi, Francesco Giovannini, Federico Schipani
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