Oggi ci troviamo a bordo della Tesla Model 3 Long Range per una prova su strada. L’idea dietro Model 3 (chiamata inizialmente Model E) è stata fondamentalmente quella di finanziare il progetto di un’auto elettrica accessibile vendendo modelli ben più costosi e di nicchia come Model S e Model X. Model 3 è stata annunciata nel Marzo 2016 come l’elettrica per tutti, e grazie ad un prezzo e a delle dimensioni più contenute, nel giro di pochi giorni è riuscita ad accumulare ben 325.000 prenotazioni. Il primo esemplare prodotto è uscito dalla fabbrica a Luglio del 2017 ed è di proprietà di Elon Musk, per l’Europa invece abbiamo dovuto aspettare Febbraio 2019 per le consegne, ma fidatevi, ne è valsa la pena!
La sensazione appena salito nell’abitacolo Tesla Model 3 è strana, è un concetto totalmente nuovo di interni. Tutto è minimalista, ridotto all’essenziale con un design senza fronzoli. Quasi nessun bottone, niente rotelle, tutto si comanda dall’enorme display centrale o dai pochi pulsanti sul volante, anche per la regolazione degli specchietti. Le modalità di apertura dell’auto cambiano radicalmente rispetto a quello a cui siamo abituati. Il primo accesso si effettua obbligatoriamente con una carta del tutto simile come dimensioni ed aspetto ad una convenzionale carta di credito, dopo invece è possibile configurare il proprio smartphone come chiave Bluetooth.
La Tesla Model 3 Long Range di serie ha gli “Interni Premium”, che rispetto alla versione “Partial Premium” offre un anno di Premium Connectivity, un impianto stereo migliorato e sedili, sia anteriori che posteriori, riscaldati. Come su tutte le Tesla lo spazio di carico è studiato veramente bene, infatti è presente sia il bagagliaio posteriore che un piccolo vano posizionato sotto al cofano anteriore.
È arrivata l’ora di mettersi alla guida e fin dal primo momento apprezzo le dimensioni più “europee” di questa Model 3. In manovra e soprattutto nel traffico cittadino italiano è molto più gestibile rispetto al ben più grandi Model S e X. Nelle strade di Milano la comodità e le prestazioni che offre la propulsione elettrica sono senza dubbio impareggiabili. Si viaggia in totale silenzio, la coppia è istantanea e travolgente, e la frenata rigenerativa permette ora di arrivare fino al completo arresto del mezzo, riuscendo ad ottenere un’efficienza decisamente più elevata rispetto ad una qualsiasi auto endotermica. Non vorrei più scendere.
Dopo un breve tratto di autostrada e statali, dove utilizzo con grande piacere il famigerato AutoPilot, arrivo sulle strade che portano a Morterone, un suggestivo comune in provincia di Lecco ai piedi del monte Resegone.
Quest’auto non smette di stupirmi, tra le curve riesce ad essere veramente molto divertente. Grazie ad uno sterzo molto diretto e con il carico giusto, il baricentro molto basso e la trazione integrale (realizzata con due motori!) si ha una sensazione quasi di onnipotenza. La Model 3 è letteralmente incollata a terra, sembra di viaggiare su dei binari, riuscire a scomporla è veramente difficile. Rimane però un problema: la versione Long Range arriva a 1847kg, un peso molto importante. Grazie ai motori elettrici, al baricentro basso e alla distribuzione quasi 50 e 50 in accelerazione ed in curva questo aggravio di peso non si fa sentire più di tanto. In frenata invece si sente, motivo per cui quando si alza il ritmo bisogna tenere conto di questa variabile che visto le prestazioni esaltanti può passare in secondo piano.
Arrivato in cima, durante una breve pausa, mi fermo ad osservare Model 3. Devo ammetterlo, non sono un grande fan del bianco sulle macchine, ma su questa trovo che questo colore perlato sia veramente una scelta azzeccata. Merito anche del tetto in vetro riesce ad essere quel giusto mix tra eleganza, pulizia delle linee ed aggressività. Completano il quadro dei cerchi da 19” pollici opzionali (1600€) che, pur essendo meno efficienti rispetto ai cerchi Aero da 18”, offrono tutto un altro aspetto.
Mi aspetta ora il viaggio di ritorno verso casa dove noto ancora di più quanto quest’auto riesca ad essere efficiente. Model 3 Long Range monta una batteria da 75 kWh che, rispetto a Model S Long Range, è più piccola. L’autonomia infatti ne risente leggermente, però la ricarica è più veloce ed i consumi sono decisamente minori.
In autostrada, con una media di 130km/h, si riesce ad attestarsi sui 200 w/km, mentre su un misto cittadino ed extraurbano si scende addirittura a 145 w/km, riuscendo in media a percorrere anche più di 500km con una carica completa. Inoltre con la rete di Supercharger in continua espansione si riescono anche a percorrere distanze molto più lunghe con estrema facilità. Stanno infatti per arrivare i Supercharger V3 che offrono per Model 3 una ricarica fino a 250kW, tradotto in un rate di carica che supera i 1000km per ora. Veramente impressionante.
Un’altra ottimizzazione, comune a tutte le Tesla, rispetto all’ultimo test drive riguarda per l’appunto la ricarica presso i Supercharger. Da sempre impostando il navigatore l’auto calcola il percorso in base alle soste ai caricatori Tesla, ora se la percentuale di batteria lo permette, l’automobile poco prima di una sosta preriscalda la batteria in maniera tale che quando viene collegato il cavo si raggiunga subito la massima potenza di carica. Questo, sui Supercharger V2, permette una riduzione del tempo di ricarica del 25%.
Durante una di queste soste, incuriosito da tutte le novità introdotte dal nuovo software V10, mi metto subito ad esplorare le infinite possibilità che offre questo sistema di infotainment. Rispetto a Model S e Model X apprezzo immediatamente il posizionamento del display in landscape, tutto un altro mondo per la fruizione dei contenuti! Contenuti che sono veramente studiati per rendere le pause nei viaggi veramente rilassanti. Con gli ultimi aggiornamenti sono stati introdotti Netflix, YouTube, Twitch ed una serie di videogiochi comandabili via touchscreen, joypad o addirittura volante e pedali.Presenti inoltre una serie di Easter Egg che vanno da un simulatore di camino ad una funzione per far riprodurre dei peti all’auto ad ogni inserimento delle frecce.
Tanta sostanza in un form factor europeo e con un prezzo decisamente più contenuto.
Per la Long Range si parte da 57.920€ a cui in Italia si possono sottrarre un minimo di 4.000€ di ecoincentivi. Volendo spendere di meno è presente in listino anche la Standard Range a 49.500€ che offre una batteria da 50kWh, trazione solamente posteriore e interni partial premium. Per i più maliziosi c’è la versione Performance a 64.590€ che offre prestazioni ancora più esaltanti rispetto al modello in prova. Prezzi molto interessanti per quella che complessivamente ritengo essere l’auto migliore realizzata dal brand americano.
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