Oggi ci troviamo nel cuore della Motor Valley, in un luogo che definirei quasi magico per ciò che rappresenta. Siamo alle porte di Varano de’ Melegari, tra i pendii degli Appennini parmensi, alla sede di Dallara. Abbiamo passato una giornata ricca di sorprese, che vi racconteremo nei prossimi articoli. La nostra giornata da sogno inizia con Dallara Academy, un edificio polivalente che celebra il legame con il territorio circostante, l’importanza della formazione e la trasmissione della passione.
Dallara Academy è un polo voluto fortemente dall’ingegner Dallara per condividere e custodire il know how di Dallara acquisito in quasi 50 anni di esperienza. Dallara è infatti una eccellenza italiana e ed è famosa in tutto il modo per attività nel mondo automotive come la progettazione e produzione (utilizzando materiali compositi avanzati come la fibra di carbonio), l’aerodinamica (attraverso studi in galleria del vento e simulazioni virtuali) e la dinamica del veicolo (anche in questo caso attraverso test reali e simulazioni virtuali). Le altissime competenze di Dallara hanno consentito a questa realtà italiana di essere presente in prestigiosi campionati dall’Indy Car americana al WEC (World Endurance Championship) passando da Formula 2 e GP3. Dallara, inoltre, fornisce consulenza al team di Formula 1 Haas e a prestigiose case automobilistiche come Lamborghini, Bugatti e Alfa Romeo.
La Dallara Academy è divisa in due parti, una area dedicata all’educazione ed una espositiva. La prima nasce rivolgendo l’attenzione ai più giovani. Infatti al piano terra, oltre agli spazi dedicati all’accoglienza del pubblico, si trovano dei Laboratori Didattici pensati e progettati per gli studenti delle scuole medie inferiori e superiori. Questi laboratori consentono ai ragazzi di sperimentare le leggi della fisica applicate alla progettazione ed allo sviluppo delle automobili, grazie ad attività mirate che puntano ad insegnare divertendo i ragazzi. Ci troviamo infatti davanti a molte postazioni dove i ragazzi possono sperimentare leggi della fisica, possono toccare e vedere con mano il comportamento dei materiali compositi o testare come l’aerodinamica sia una componente fondamentale di un veicolo grazie ad una piccola galleria del vento.
Al primo piano invece si trovano delle aule universitarie dove si tiene il secondo anno del corso di laurea magistrale “Racing Car Design” del MUNER. Entrando nelle aule non si può che rimanere stupiti dall’eccezionale design che contraddistingue tutto l’edificio. La Dallara Academy infatti è stata progettata dall’architetto Alfonso Femia che ha dato particolare enfasi durante il progetto all’inserimento nel paesaggio. Grazie a questo particolare design, infatti, si ha sempre una doppia percezione degli spazi sia interni che esterni dove la tecnologia, simbolo del marchio Dallara, si sposa con la sua storia in modo poetico.
Un’altra prova di questo straordinario design la troviamo in mezzo ai due piani dove è situata la rampa espositiva. Questa è stata chiamata così e non museo per volontà dell’Ingegner Dallara e rappresenta probabilmente il luogo più suggestivo dell’intero edificio. È possibile infatti immergersi e ripercorrere la storia dell’azienda attraverso una passeggiata tra le auto che hanno segnato in qualche modo il percorso di questa azienda, godendo al contempo di una vetrata laterale che permette di non perdere di vista lo straordinario luogo in cui ci troviamo.
Dallara viene fondata nel 1972 dell’omonimo ingegnere Giampaolo Dallara. Dopo gli studi in Ingegneria Aeronautica, l’Ingegner Dallara lavora in Ferrari, Maserati ed infine Lamborghini, dove ricopre il ruolo di direttore tecnico nel periodo in cui nasce la Miura, una vettura che ha segnato la storia dell’automobile. Nel 1972, mosso dalla sua enorme passione per le competizioni automobilistiche, nella sua città d’origine fonda Dallara Automobili. In questa passeggiata ci troviamo di fronte ad automobili che hanno fatto la storia di Dallara: dalla Miura all’ X19, dalle vetture Sport nate in collaborazione con la Lancia alle Indycar che corrono negli Stati Uniti, dai prototipi di Le Mans fino alle serie come Formula 3 e Formula E, per arrivare all’ultima nata “Dallara Stradale”.
Dopo aver scoperto questo stupendo edificio che perfettamente racconta la passione e la dedizione dell’Ingegner Dallara, una gradita sorpresa: ci viene concessa anche la visita del famoso simulatore. Dallara (nella sede di Varano e in quella americana di Indianapolis) è l’unica, assieme a Ferrari, a possedere un simulatore così avanzato. In un enorme spazio si trova infatti un vero e proprio concentrato di tecnologia.
Il simulatore consiste in una piattaforma esagonale dove poggia un vero e proprio telaio di una vettura da corsa. La piattaforma si può muovere, per simulare i movimenti e le accelerazioni della vettura in azione, grazie a 6 attuatori meccanici controllati elettronicamente con sistema a ricircolo di sfere. Questa tecnologia infatti meglio si sposa con la necessità di avere basse latenze e alte velocità di movimento comparata con gli attuatori idraulici. Chi ha la fortuna di sedersi al volante di questo simulatore si trova davanti uno schermo da 200° che, insieme all’uso di proiettori ad alta definizione, è in grado di immergere completamente l’utente nello scenario. Nonostante un hardware di altissimo livello, quasi unico nel suo genere, a stupire è più la parte software.
Il software del simulatore, completamente gestito e sviluppato da Dallara, permette di creare un modello “multi-body” della vettura. Con questo tipo di modello, famoso nel campo delle simulazioni in ingegneria meccanica, dinamiche, termiche e fluidodinamiche, si riesce a creare un modello che approssima il comportamento di ogni singola parte della vettura in modo vicinissimo alla realtà. Quando si parla di “modello” in ingegneria ci si riferisce all’approssimare il comportamento reale di un oggetto grazie a equazioni matematiche, di cui la maggior parte di tipo non lineare. Questo significa essere in grado di descrivere, grazie a matematica e fisica, fenomeni come vibrazioni, stress termici, flussi d’aria e sforzi meccanici in modo vicinissimo al comportamento reale.
I potenti servers di Dallara, durante la simulazione, riescono poi a risolvere in modo continuo queste complesse equazioni (circa un milione) in un tempo cosi breve da garantire una simulazione in tempo reale (circa un millesimo di secondo). Con questo straordinario strumento non solo è possibile effettuare dei test di guida per piloti e team, grazie alla presenza di un “muretto dei box” dove anche gli ingegneri possono partecipare alla simulazione, ma anche sviluppare vere e proprie automobili. Le straordinarie capacità simulative infatti permettono di effettuare lo sviluppo di un nuovo veicolo prima ancora di costruire un prototipo. Dallara, infatti, è in grado, grazie alla simulazione, di sottolineare potenziali aree di miglioramento di un veicolo che di fatto non è mai stato costruito. Questo permette di salvare tempo, soldi e di costruire un prototipo ancora più efficiente e migliore.
Con la scoperta di questa tecnologia quasi unica nel suo genere si conclude così la nostra mattinata. Abbiamo avuto il piacere di scoprire la storia di Dallara e come abbia contribuito alla storia del motorsport. Dallara continua a rappresentare una delle eccellenze italiane nel mondo automotive. Nei prossimi articoli vi racconteremo nuove curiosità sul marchio Dallara.
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