Oggi ci troviamo a bordo di Model Y Performance per una prova su strada. Dopo aver provato la versione Long Range, vediamo insieme le differenze che ci sono tra i due modelli.
Su questo SUV tutto è studiato per essere quanto più efficiente possibile e per rendere la il passaggio tra una vettura a motore termico a una elettrica indolore e senza pensieri. Basti pensare all’enorme vantaggio competitivo che Tesla ha rispetto alle altre case grazie alla sua rete di ricarica Supercharger. Di fatto si sa che l’infrastruttura gioca un ruolo chiave per il settore delle auto elettriche. Dimensioni e forme restano invariate: 4.75 metri di lunghezza, ed 1.92 di larghezza. Cala invece l’altezza da terra che su Tesla Model Y Performance è di 18 mm inferiore.
Gli interni, come la tecnologia a bordo, sono anche essi i medesimi. Il classico minimalismo Tesla è predominante ed arricchito da una nuova pedaliera in alluminio. Rispetto all’ultima prova di Tesla Model Y, troviamo un nuovo software di bordo con una grafica differente, più intuitiva e fluida nell’utilizzo quotidiano. Ovviamente, come al solito, i nuovi software non sono prerogativa solamente dei nuovi modelli e quindi tutte le Model 3 e le Model Y saranno aggiornate via OTA a questa e alle versioni future del software.
In cosa differisce Model Y Performance rispetto ad una Long Range? Dal punto di vista estetico, si fatica a distinguerle. Le linee pulite che accomunano tutti i modelli della casa americana rimangono inalterate e vengono arricchite da piccoli dettagli. La versione più sportiva offre degli esclusivi cerchi da 21”, chiamati “Überturbine”, che fanno da contorno a delle pinze freno rosse ed uno spoiler posteriore in carbonio.
La prima Tesla che abbiamo avuto il piacere di provare fu una Model S nel lontano 2017, e da allora la qualità costruttiva non ha fatto altro che migliorare. Questo esemplare di Model Y in particolare è è stato costruito nella nuova GigaFactory di Berlino. La qualità degli assemblaggi e delle finiture, grazie a questo nuovo stabilimento produttivo, ha raggiunto un livello altissimo e sulle nuove Model Y è veramente molto difficile trovare difetti di assemblaggio o rumori sospetti. Veramente un gran bel lavoro!
Ad esempio, è stato corretto un piccolo difetto che avevamo segnalato sulla precedente prova: la cappelliera posteriore. Tesla ha ascoltato i feedback degli utenti ponendo rimedio a questo “bug”. Alla guida si può invece meglio apprezzare la vera natura sportiva di questa versione di Model Y. Tesla Model Y Performance è un missile: lo 0-100 viene coperto in soli 3.7 secondi, un tempo che fino a pochi anni fa era appannaggio solamente delle supercar. La progressione poi lascia senza fiato, l’auto ti inchioda ai sedili con una violenza inaudita, soprattutto alle basse velocità. L’assetto, altro punto che ci era decisamente piaciuto di Model Y Long Range, sulla versione performance viene ulteriormente affinato: grazie ai cerchi più grandi ed un leggero irrigidimento il comportamento su strada migliora molto. L’auto risulta sempre stabile e prevedibile, con l’elettronica che orchestra tutto in una maniera sopraffina. Il rollio è meno marcato rispetto alla controparte meno performante ed i cambi di direzione sono istantanei, grazie anche ad un comando sterzo veramente ben realizzato, diretto e molto preciso.
Quest’ultimo è inoltre personalizzabile su tre modalità: Sport, Comfort e Soft. I tre livelli però intervengono solamente sulla resistenza dello sterzo; conseguentemente, la taratura che abbiamo preferito è quella intermedia in quanto le altre due impostazioni offrono a volte un comportamento poco naturale che non esaltano a pieno la bontà di questo comando. Prestazioni del genere hanno bisogno di un impianto frenante all’altezza ed infatti Tesla sulle sue versioni Performance offre un sistema maggiorato. Questo nuovo impianto frenante ci è piaciuto, molto modulabile e affidabile.
Model Y Performance, come Long Range, è capace di ricaricare ad un massimo di 250kW e grazie una curva di ricarica molto efficiente permette di recuperare l’80% di autonomia in meno di 30 minuti. Per la ricarica quotidiana in corrente alternata offre un più convenzionale caricatore di bordo da 11kW trifase che in meno di una notte permette di effettuare il pieno. Quest’auto, soprattutto nei primi periodi di utilizzo, porta ad avere una guida molto più sportiva grazie ad accelerazioni e tenuta di strada da prima della classe. Ovviamente tutto ciò, insieme a dei cerchi più grandi, si riflette sui consumi, che, infatti, rispetto alla Long Range sono superiori. L’autonomia è leggermente inferiore di circa un 10-15% attestandosi, in periodo estivo, intorno ai 350km in autostrada e 500 su strade cittadine.
Tesla Model Y, al netto di incentivi, parte da 49.990 nella sua versione a sola trazione posteriore e con batteria da 50kWh. La lista delle personalizzazioni è molto corta: dopo aver scelto il powertrain è possibile variare il colore della carrozzeria, con prezzi che vanno dai 1200 ai 3200 euro, decidere o meno se acquistare Autopilot in versione avanzata (3800 euro) o massimo potenziale (7500 euro) e variare il colore degli interni per ulteriori 1200 euro. A seconda della versione è anche possibile aggiungere dei nuovi cerchi oppure il gancio traino. Nota di merito per i due nuovi colori esclusivi delle Model Y prodotte in Germania, l’Argento Mercurio ed il Rosso Ciliegia Scuro. Purtroppo non abbiamo ancora avuto modo di vederli dal vivo, ma i vari render promettono veramente molto bene! Tornando ai prezzi, nella versione da noi provata (Performance, Bianco Perla Micalizzato, Interni neri e Guida autonoma al massimo potenziale) si arriva quasi a 82.000 euro. Un costo senza dubbio non indifferente, ma giustificato a pieno e perfettamente ragionevole se paragonato a quello che offre una vettura così prestante ed innovativa.
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