In questo nuovo articolo, avremo il piacere di raccontarvi la 24 Ore di Zolder del 2019, una gara endurance molto famosa in Belgio. Seguiremo la 24 Ore di Zolder da un punto di vista molto speciale, quello di un pilota gentleman belga di nome Erik Vandervreken.
Erik, da sempre appassionato di automobili e gare, vanta una esperienza di molti anni sui circuiti e cerca di utilizzare ogni minuto del suo tempo libero per migliorare la sua guida e divertirsi nei circuiti in Belgio e in tutta Europa. La vettura con la quale parteciperà alla 24 ore di Zolder è una BMW Serie 3 del team Van Der Horst.
Il weekend di gara inizia con le prove libere, una occasione essenziale per rifinire l’assetto dell’auto in vista di qualifiche e gara. Per noi è stata anche una bella occasione per ammirare le altre vetture in gara nelle classi superiori.
Dopo una qualifica non entusiasmante, la concentrazione di tutto il team è sulla gara, pronti per una grande rimonta. Il Sabato comincia con la sessione autografi. Nel paddock, tutti i fan passano per un autografo o una foto che non vengono mai negati.
Dopo pranzo, scattano i preparativi per la partenza della 24 ore di Zolder. La griglia di partenza comincia a popolarsi di ospiti, piloti, ingegneri e meccanici durante una giornata decisamente calda.
Lasciamo Erik sorridente con il suo equipaggio, mentre ci incamminiamo verso la prima curva da dove fotograferemo la partenza. Mentre ci allontaniamo, restiamo ancora più impressionati dal numero di persone che affollano la griglia di partenza.
Dopo il giro di riscaldamento, è il momento della partenza della gara. Le auto delle classi più potenti passano la linea di partenza dando l’inizio al conto alla rovescia delle 24 ore. Per Erik e il suo equipaggio sarà una gara difficile, ci sono molte posizioni da recuperare ma il tempo è dalla loro parte.
La prima 24 ore di Zolder è stata organizzata nel 1983 e si è svolta ogni anno tranne il 1988. Nel 1989 un’auto GT vinse per la prima volta e l’anno successivo la gara entrò a far parte del calendario della BBL Cup, che divenne la Carglass Cup nel 1992. La 24 Ore di Zolder è entrata a far parte del campionato Belcar nel 1997, continuando ad essere l’evento annuale di durata della serie.
Il Belgian Racing Car Championship (Belcar Endurance Championship o Belgian GT Championship) è un campionato nazionale di corse automobilistiche principalmente in Belgio. Dalla stagione 2007, la serie si è svolta in tre classi. La top class è riservata alle vetture conformi ai regolamenti internazionali GT3, simili a quelli del FIA GT3 European Championship. La Divisione 2 è la classe “Belcar Promotion”, per le vetture della serie “Cup” monomarca e per le macchine GT4 internazionali. La divisione 3 è per “Belcar Specials”, una classe di riserva degli anni precedenti. Le lunghezze tipiche della razza sono di 2 ore; tuttavia, la 24 Ore di Zolder è inclusa nel campionato, con punti assegnati a 6, 12 e 24 ore.
Tornando alla gara, la sera si avvicina e il circuito ci regala qualche scorcio suggestivo.
Ci avviciniamo ai box, la BMW Serie 3 del team Van Der Host entrerà a breve per un pit stop ed Erik salirà a bordo per il suo turno di guida.
Dopo aver trovato la necessaria concentrazione, ecco che arriva la vettura per il rifornimento. Una volta sostituito il pilota, ecco il momento del cambio gomme.
Passato il tramonto, Erik alla guida dovrà affrontare l’arrivo della notte.
A bordo del circuito, durante la gara, i fan si divertono con musica e qualche birra ammirando lo spettacolo in pista.
Arriva l’oscurità, un momento sicuramente impegnativo per vari piloti impegnati nella gara. Durante la notte può infatti succedere di tutto.
Per noi è una bella occasione per qualche foto interessante.
Dopo esserci riposati, ritorniamo in pista in pieno giorno. La gara si avvicina alla sua conclusione e purtroppo Erik e il suo equipaggio non sembrano riuscire nella loro rimonta, complice qualche problema tecnico alla loro auto.
Nel pomeriggio della domenica, la gara si conclude con la bandiera a scacchi. La 24 ore di Zolder ci ha regalato emozioni in pista e fuori pista grazie alle varie attività nel paddock e sugli spalti.
La BMW Serie 3 di Erik porta i segni della “battaglia” dopo 24 ore di gara. Per il team Van Der Horst è stata una ulteriore esperienza per migliorare e tornare nella prossima edizione pronti a conquistare il podio.
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