Con Cayenne GTS tra i colori del Casentino 1/3

Ogni luogo, si sa, è caratterizzato dal giusto periodo in cui lo si può ammirare, noi di Car-Shooters aggiungiamo anche l’auto giusta come di consueto. Ecco perché quando Porsche Italia ci ha dato la possibilità di provare una Cayenne GTS non ho potuto non pensare al Casentino, gioiello nascosto dell’appennino toscano che proprio nel mese di Ottobre concede ai suoi visitatori colori e scorci magnifici. L’itinerario proposto è un anello che inizia e termina a Pontassieve, città nei pressi di Firenze dalla quale si può imboccare sia la strada SP1 “SettePonti”, sia il Passo della Consuma, dal quale rientreremo, in un percorso di circa 230km ricco di strade tortuose, qualche pezzo fuoristrada e sicuramente bellissimi luoghi e panorami da ammirare.

Il tipo di percorso da affrontare ci porta a consigliarvi un SUV per questa piccola avventura e non è un caso che sia al volante di questo splendido Porsche Cayenne GTS che Leonardo vi ha già ampiamente descritto. Accompagnati dal coinvolgente sound del 3,6 V6 Biturbo abbandoniamo Pontassieve diretti verso il Valdarno attraverso la SP1 “SettePonti”. Il nome caratteristico di questa strada, che unisce le provincie di Firenze ed Arezzo, ha origini nel passato, si tratta infatti di una delle vie più antiche della Toscana, tracciata dagli Etruschi e poi utilizzata dai Romani. Questa strada attraversa proprio 7 fiumi provenienti dal Pratomagno (dorsale appenninica che separa Valdarno e Casentino), da qui il nome caratteristico.

Nel paese di Sant’Ellero abbandoniamo il traffico mattutino imboccando la SP88 che repentinamente ci immerge in un percorso ricco di storia con paesaggi tipici della Toscana. Poche curve e già ci fermiamo per una prima sosta alla Pieve di San Pietro a Pitiana che ci colpisce più per il panorama ammirabile dalla piazza antistante che per la chiesa in sé. La giornata piovosa ci regala uno spettacolo unico di nubi a bassa altezza, un ottimo modo per ricordarci che la stagione autunnale avanza.

Il tempo di pochi scatti e la nostra Porsche è di nuovo con le ruote sull’asfalto alla volta della “SettePonti” in cui entreremo passato Reggello. La strada tortuosa, immersa tra le vigne e i cipressi, mi consente di provare le doti dinamiche della nostra Cayenne GTS anche su fondo bagnato, siamo tra la pianura del Valdarno e il massiccio del Pratomagno e non potrei chiedere davvero di meglio a questa giornata.

Purtroppo la mia felicità viene interrotta quando arriviamo a Pian di Scò, la Pieve è in ristrutturazione e per cui non possiamo fermarci ad immortalarla. Vi consigliamo comunque la sosta per una visita, così come merita una visita la Badia di San Salvadore a Soffena a Castelfranco di Sopra accanto alla quale abbiamo fatto posare la nostra Cayenne GTS. L’interessante toponimo è etrusco; la Badia fu edificata nell’XI secolo sulle rovine di un omonimo castello degli Ubertini.

Il programma è lungo e non possiamo che lasciarci alle spalle velocemente anche questo pezzo di storia dirigendoci verso Loro Ciuffenna. Curva dopo curva apprezzo sempre di più il comportamento su strada di questa Cayenne GTS, il motore è sempre pronto e invoglia a premere sull’acceleratore, complice anche il potente rumore garantito dal Sound Symposer e dallo scarico sportivo. Non vi aspettereste mai da un SUV tanta voglia di mordere e aggredire il fondo stradale. Purtroppo i paesi si susseguono ed è sempre bene rispettare il limite di velocità.

Nonostante questo vengo comunque appagato da quanto interesse suscita nella gente il passaggio di questa vettura, chi la sente arrivare si aspetta un’auto sportiva e alla vista di questo SUV di lusso tutti sono decisamente sorpresi. Non può essere altrimenti, scopriremo infatti nel corso di questi articoli come tutte le doti messe in evidenza da Leonardo si confermino all’atto pratico, nel nostro viaggiare. Arrivati a Loro Ciuffenna facciamo rifornimento di carburante e anche uno spuntino, il nostro cammino infatti ci porterà ben lontano da centri abitati e in totale contatto con la natura.

Loro Ciuffenna è il punto infatti in cui abbandoniamo la “SettePonti” per dirigerci verso il Casentino passando da la “Trappola” e dalla strada “Bottigliana”. Salendo verso la frazione “Trappola” la strada stringe, lasciando intravedere la magnifica vista sul Valdarno da una parte mentre dall’altra quella del piccolo borgo arroccato sulla montagna cui siamo diretti.

Una fermata per visitare il paese di origine medievale della “Trappola” è fortemente consigliato. E’ piacevole passeggiare per le piccole vie che separano le case in pietra, si riscoprono i tratti classici dei paesi appenninici in autunno: il familiare odore di legna bruciata che proviene dai caminetti, le foglie gialle a terra e quel piacevole silenzio che si può assaporare allontanandosi dalla città.

Ad interrompere questo idilliaco silenzio è il rumore del nostro Porsche che torna a ruggire: è il momento per me e Marco di tornare al volante. Ci aspetta qualche km di sterrato per cui prepariamo il nostro Cayenne GTS impostando la modalità “Fuoristrada Estremo” e disattivando i controlli elettronici. Tutto pronto!

E’ il momento di imboccare la Via della Bottigliana che finalmente ci porterà in Casentino arrivando nel paese di Talla. Chi di voi avrà la possibilità di percorrere questa strada capirà immediatamente perché abbiamo voluto raccontarvi questo itinerario.

Pochissime sono infatti le occasioni di ritrovarsi così immersi nella natura, tanto da non incrociare auto per svariati minuti circondati dai classici alberi dell’appenino che si colorano di tonalità dal giallo al rosso. Si tratta di una strada da assaporare, gustare, viaggiando con lentezza sia a causa del fondo accidentato sia per darvi il piacere di apprezzare il paesaggio, fermandovi ogni tanto ad ascoltare i rumori della natura.

Prendetevela comoda, siete in un vero paradiso e sarà difficile abbandonarlo. Anche stavolta Cayenne GTS ci sorprende, se pochi km fa avevo tra le mani un mezzo potente, adrenalinico, facilmente direzionabile in curva e dalla risposta pronta adesso ho un vero fuoristrada che non teme alcuna buca o avvallamento ma che, inarrestabile, mi accompagna in direzione del paese di Talla.

Finalmente siamo giunti nel Casentino e chiudiamo questa prima parte di itinerario dirigendoci verso Chiusi della Verna e in particolare al Santuario della Verna. Salendo dal paese di Rassina e passando da Chitignano siamo costretti a parcheggiare la nostra Cayenne GTS per dirigerci a piedi in questo luogo sacro.

Credenti o no, la visita al Santuario Francescano della Verna è davvero obbligatoria. Siamo immersi nel Parco delle Foreste Casentinesi. La foresta Monumentale de La Verna, sapientemente mantenuta dai Frati Francescani, ci accoglie in un luogo quasi magico.

E’ sconsigliata ovviamente la visita durante i weekend. Camminiamo in un luogo di pace e di tranquillità, godendo di una fantastica terrazza sul Casentino e visitando le varie parti da cui è composto il Santuario, famoso per essere il luogo in cui San Francesco D’Assisi ricevette le stigmate.

Partiti con la pioggia, concludiamo questo primo articolo con il sole ed un bellissimo tramonto, pronti ad addentrarci nel cuore del Casentino nel prossimo articolo.