Per la prima volta da quando ho iniziato a collaborare con Car-Shooters, mi avventuro alla scoperta di un’auto totalmente elettrica. E che auto! La Tesla Model S 100D sarà infatti la protagonista di questa prova su strada. Tesla nasce nel 2003, con l’obiettivo di produrre veicoli elettrici ad alte prestazioni e con un range significativo. Una missione che all’epoca sembrava una vera sfida. Ma Tesla significava, e significa tutt’oggi, avanguardia. E così nacque nel 2008 Tesla Roadster, prodotta in meno di 2300 pezzi. La supercar elettrica non era più una mera illusione! Non soddisfatti del risultato raggiunto, nello stesso anno venne presentato un prototipo di quella che poi sarebbe diventata la Model S. Ricordo ancora la prima volta che, per caso, incontrai un modello Tesla: con un solo muto sibilo mi sfrecciò davanti una stupenda berlina. L’unico pensiero fu “quanto vorrei essere al volante…”. Bene, finalmente mi sono tolto questa soddisfazione: ho guidato Tesla Model S 100D per una prova su strada!
Il nostro viaggio inizia alla San Right Smart Farm, vicino Prato. Dopo una settimana fantastica in cui mi sono davvero goduto questa vettura decido di passare l’ultima giornata assieme a lei in questo luogo speciale. Mi trovo, infatti, in un curatissimo agriturismo ad un passo dalla città. Gli ampi spazi verdi sono la cornice perfetta per il casale del 1500, oggi totalmente ristrutturato.
Qui si possono trascorrere piacevoli momenti di relax e gustare i prodotti coltivati, per una pausa dal caos della città. Ma diamo adesso uno sguardo più da vicino a questa vettura che vuole rivoluzionare il modo di pensare e vivere l’automobile. Mi soffermo innanzitutto sull’essenzialità degli interni. La plancia è dominata dall’enorme touch screen centrale da 17 pollici posizionato in modalità ‘portrait.’
Esclusi i comandi al volante e il selettore di marcia, i tasti fisici sono due: le quattro frecce e l’apertura del vano portaoggetti. Tutto si comanda dal sistema di infotelematica, dotato di tantissime funzioni, tra cui anche un browser per la navigazione su internet. Scorrendo tra i menù, Tesla ha pensato bene di inserire anche alcuni simpatici Easter Eggs (contenuto, di solito di natura bizzarra e certamente innocuo, che i progettisti o gli sviluppatori di un prodotto, specialmente software, nascondono nel prodotto stesso) come un programma simile a Paint, la modalità “Babbo Natale” e altre piccole sorprese.
Inoltre è possibile usare la modalità split screen per dividere lo schermo in due porzioni uguali ed eseguire in ognuna di esse un’applicazione diversa. Ad esempio posso tenere il navigatore nella parte superiore e la musica in quella inferiore, o viceversa. Dietro al volante, al posto della classica strumentazione, c’è un altro schermo dalle dimensioni più modeste, personalizzabile nel layout, sul quale sono riportare le informazioni più importanti. La leggibilità di entrambi gli schermi è eccellente in qualunque situazione, sempre ben definiti e mai fastidiosi, neanche di notte.
Sicuramente all’interno si respira un’aria lussuosa, complice anche l’immenso vetro panoramico oscurato che corre lungo tutta la parte superiore della vettura: mai visto un tetto panoramico cosi bello in un’automobile. I sedili sono rivestiti totalmente in pelle e sono molto comodi, soprattutto nei lunghi viaggi, dove si fa apprezzare tantissimo anche il riscaldamento di quest’ultimi. La propulsione elettrica ha permesso anche di eliminare il fastidioso tunnel centrale, per la felicità degli occupanti posteriori.
Il design futuristico viene ripreso anche negli esterni. L’assenza del motore termico influenza le forme della vettura che, in assenza di radiatori, non richiede la presenza di prese d’aria. Ci si accorge subito che non ci si trova davanti ad una vettura convenzionale.
Tutto è in funzione della riduzione del cx, grazie a tantissimi accorgimenti come il fondo piatto e le maniglie delle portiere retrattili si raggiunge il livello record di 0.24. Incredibile la gommatura, spalla da 35 montata su cerchi bruniti da 21 pollici con disegno a turbina.
Dopo averla ammirata ferma è il momento di ripartire. La destinazione? Il Tesla Store in piazza Gae Aulenti a Milano. Il confortevole silenzio dell’auto mi permette di rilassarmi per affrontare la prima sfida della giornata: il traffico. In città, in mezzo alle altre macchine, nonostante le dimensioni non proprio da utilitaria, si fa apprezzare tantissimo grazie al freno rigenerativo, che permette di guidare questa Tesla Model S con un solo pedale. Graduando la pressione sul comando si riesce a gestire la velocità sopra i 10km/h senza l’utilizzo del pedale del freno, che si usa solo in caso di emergenza o per l’arresto totale.
Vista la confusione di clacson e rumori provenienti dall’esterno, non posso che godere del lussuoso e silenzioso ambiente interno. Liberatomi dal traffico, posso scatenare tutta la potenza di questa Tesla Model S. In 4.4 secondi mi ritrovo a 100km/h, con un’erogazione che definirei istantanea. La sensazione è tanto strana quanto piacevole.
Una volta premuto l’acceleratore non c’è il minimo ritardo e sembra quasi come se venisse rilasciata una molla che trattiene la macchina. Il merito di tutto ciò è dovuto alla trazione totalmente elettrica (che ha la coppia massima allo spunto) e all’assenza delle marce. L’auto ha inoltre solamente due rapporti, uno per la marcia in avanti ed uno per la marcia indietro. Prima però di affrontare tanti km di autostrada alla volta di Milano, decido di compiere una piccola deviazione alla ricerca di qualche curva e di un po’ di divertimento. Il pianale di Tesla Model S è stato progettato per un’auto esclusivamente elettrica, lo schema è molto semplice, sull’asse posteriore e anteriore ci sono due motori, ed in mezzo tutte le batterie.
La scelta di adottare due motori permette di avere a tutti gli effetti una trazione integrale, capace di ripartire la coppia tra asse anteriore e posteriore in tempi mai raggiunti prima d’ora, in quanto essa non avviene attraverso rotismi ed alberi, ma tramite propulsori totalmente indipendenti tra loro. Su strada la sensazione alla guida è molto particolare, la ripartizione intelligente della coppia sulle singole ruote e l’enorme coppia alla spunto dei motori consente un grip spaventoso in ogni condizione e accelerazioni da togliere il fiato. Il peso delle batterie si sente ma il posizionamento intelligente da parte di Tesla permette un centro di massa estremamente basso, contribuendo ad una stabilità in curva impressionante. Ecco, direi che la sensazione che si ha guidando una Tesla Model S è quasi di onnipotenza.
Velocità, stabilità, accelerazione, controllo; tutto è garantito dal “cervellone” all’interno di questa impressionante vettura. Anche il meno avvezzo alla guida sportiva non troverà alcuna difficoltà alla guida di Tesla Model S. Certo non è una macchina per puristi della guida, ma l’esperienza è senza dubbio impressionante.
Dopo aver messo alla prova questa berlina decido di impostare il navigatore per ritornare sulle strade convenzionali. Grazie alla connessione LTE la pianificazione del viaggio è stata fatta basandosi su Google Maps. La vettura utilizza inoltre informazioni come lo stile di guida del conducente e le informazioni sul traffico per calcolare per quanto tempo e quante volte fermarsi ad un caricatore dell’ormai collaudata rete di Supercharger Tesla. Incredibile!
Questa funzione riesce ad eliminare totalmente quella che viene chiamata “range anxiety”, ovvero l’ansia di rimanere a piedi senza “carburante” con una vettura elettrica. Ed è proprio nei dintorni di Firenze che la vettura ci suggerisce una breve sosta al Supercharger, quale occasione migliore per provare le altre magie di questa macchina? Posiziono la vettura davanti alla colonnina e decido di provare una funzione che mi ha sempre incuriosito, il Summon: tramite l’applicazione per smartphone è possibile spostare la vettura avanti o indietro in un parcheggio. Un solo commento: futuristico!
Il posizionamento dei Supercharger è strategico, in quanto sono solitamente posizionati subito fuori da un casello autostradale presso delle strutture convenzionate, tipo Hotel. Questo mi permette di alloggiare brevemente nella hall dell’hotel. Quale momento migliore per provare le altre funzioni che mi offre l’applicazione? Mi accorgo con grande stupore che posso controllare tantissimi aspetti della vettura, dallo stato di ricarica alla climatizzazione, passando per il controllo delle serrature e delle luci. I caricatori Tesla offrono corrente continua a 480 volt e sono capaci di ricaricare fino a 120KWh, questo si traduce in una ricarica rapidissima. In circa mezz’ora si ricarica dal 20% all’80%, incredibile!
I Tesla Supercharger sono anche “intelligenti” in quanto ciascuna colonnina di ricarica è contrassegnata da un numero e da una lettera, A o B. Generalmente è meglio collegare la vettura ad una postazione con un numero diverso rispetto ad un’altra vettura in ricarica. Se questo non è possibile, l’impianto Supercharger bilancia la ricarica tra A e B in modo tale che l’auto più carica assorbirà meno corrente e quella più scarica si ricaricherà più velocemente. Niente è lasciato al caso. Tesla, per le Model S e X nuove, offre 400KW gratuiti ogni anno che equivalgono a circa 1600km, il costo poi è di 0.25€ a KW. L’offerta cambia se si acquista l’auto tramite un codice referral precedentemente ottenuto da un proprietario Tesla, in questo caso la ricarica ai Supercharger sarà sempre gratuita. Dopo pochi minuti mi arriva una notifica sul mio iPhone, è possibile proseguire il viaggio!
In autostrada ho più tempo per apprezzare le altre doti di questa vettura. Prima tra tutte il famigerato Autopilot che permette una guida quasi autonoma. Nella maggioranza dei casi basta tenere le mani sul volante e gli occhi sulla strada, la vettura farà tutto il resto. Per questo tipo di tecnologie è stata introdotta una scala che rappresenta quanto una vettura è in grado di guidare in modo autonomo. Immaginiamo che il livello 0 è quello di una vettura senza alcun aiuto alla guida e il livello 5 è quello di una vettura che guida sempre da sola mentre leggete il giornale (ancora non esistente). Il Tesla Autopilot si assesta molto vicino ad un livello 3 ed è uno dei pochissimi dispositivi a farlo.
Un’altra caratteristica che rende più piacevole il viaggio, è il favoloso sistema di infotainment. Grazie alla scheda SIM presente in vettura offre una connessione ad internet continua e gratuita in tutta Europa, questo permette di offrire ai clienti Tesla servizi come Spotify o podcast ai quali si può accedere anche attraverso una comoda barra di ricerca. Nel tragitto per il ritorno si fa buio e l’illuminazione data dai fari totalmente a LED non è che una piacevole conferma, merito anche degli abbaglianti automatici, sempre precisi nell’accendersi e nello spegnersi. Il mio viaggio sta terminando, uscito dall’autostrada mi dirigo verso il parcheggio sotterraneo del Tesla Store di Gae Aulenti e scopro un’ultima e piacevole sorpresa: la regolazione delle sospensioni ad aria memorizza la posizione dell’altezza da terra rispetto alle coordinate GPS in modo tale che quando ripasseremo da uno stesso luogo, come nel mio caso, la vettura si regolerà al livello precedentemente impostato.
Mentre riporto le chiavi di questa vettura dentro allo store vengo accolto con cortesia. L’esperienza Tesla nasce ancor prima di guidarla, basterà infatti entrare nel Tesla Store per accorgersi di non essere in un concessionario usuale. Dopo questa prova l’unico pensiero che ho sono i ben 130.000€ che mi separano dall’acquisto di questa Model S. Il prezzo è alto e le concorrenti sono tante, ma nessuna è speciale come questa Tesla. Un’auto che è stata capace di portare il mondo della mobilità elettrica su un altro livello, quello delle berline premium.
Testo: Federico Schipani
Foto: Edoardo Mascalchi, Federico Schipani
Tesla App iPhone:
Tesla Touchscreen:
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